La Badante Convivente con Residenza

da | Apr 3, 2023 | Comunicati

La badante convivente con la residenza è una soluzione ideale per i datori di lavoro che cercano assistenza a lungo termine per i propri cari.

Questa opzione permette alla badante di vivere con la famiglia ospitante e di prestare assistenza per esempio 54 ore alla settimana se contrattualizzata in fascia diurna.

Per le badanti conviventi che siano inquadrate in fascia diurna o notturna non è obbligatorio richiedere la residenza, ma se richiesta, il datore di lavoro è tenuto a concederla.

Cosa significa concedere la residenza alla badante convivente presso il datore di lavoro o l’assistito?

Concedere la residenza alla badante convivente può recare vantaggi sia alla lavoratrice sia al datore.

La badante convivente grazie alla residenza presso il datore o l’assistito può utilizzare dei servizi sul territorio come per esempio richiedere il medico di zona.  Per il datore significa garantirsi la presenza in casa e minor tempo perso per la richiesta di visite, documenti, etc.

La badante convivente, se diurna, presta il servizio più lungo in termine di ore di qualsiasi altra soluzione, significa che garantisce la sua presenza 10 ore al giorno per 5 gg più 4 ore il sabato e vive con l’assistito. Inoltre, poiché la famiglia ospitante fornisce alla badante vitto e alloggio in natura, la retribuzione media se splittata su base oraria è inferiore rispetto alla lavoratrice non convivente che deve pagarsi l’affitto e la spesa.

La residenza badante convivente può anche essere un’opzione attraente per le badanti che cercano un unico posto di lavoro per un periodo di tempo più lungo in un ambiente accogliente e familiare. Questo tipo di arrangiamento può offrire maggiore stabilità e sicurezza rispetto ad altre opzioni di lavoro.

La residenza deve essere comunicata direttamente dalla lavoratrice presso il comune del luogo di lavoro. Sarà la stessa lavoratrice, una volta recesso il contratto, a comunicare presso gli uffici del comune il cambio del nuovo indirizzo di residenza.

Concedere la residenza non significa che la lavoratrice entri a far parte del nucleo famigliare o incida su reddito o oneri fiscali.

Che cos’è la dichiarazione di ospitalità?

Per i lavoratori conviventi, il datore di lavoro è tenuto, sempre, a prescindere dalla residenza, a rilasciare una dichiarazione di ospitalità presso gli uffici preposti di questura o vigili sul territorio del luogo di lavoro perché abbiano traccia della presenza di un cittadino nella loro circospezione. La dichiarazione di ospitalità o comunicazione di cessione di fabbricato deve essere fatta entro 48 ore la data di assunzione della lavoratrice.

Ogni ufficio preposto può chiedere una documentazione diversa per cui suggeriamo sempre di contattare telefonicamente la questura per prenotare l’appuntamento e verificare i requisiti.

La dichiarazione di ospitalità decade con la cessazione del rapporto di lavoro.

Tuttavia, è importante tenere presente che la residenza badante convivente comporta anche alcuni sfide e considerazioni importanti.

Ad esempio, la badante e la famiglia ospitante devono essere in grado di convivere pacificamente e rispettare le reciproche esigenze di spazio e privacy. Inoltre, è necessario prendere in considerazione questioni legali, come ad esempio i contratti di lavoro e le assicurazioni per la badante.

In poche parole, la badante convivente con la residenza è una soluzione di assistenza a lungo termine versatile ed efficiente che può offrire numerosi vantaggi sia per i datori di lavoro che per le badanti. Tuttavia, è importante valutare attentamente tutte le considerazioni e le sfide prima di optare per questa soluzione.

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