AGEVOLAZIONI FISCALI

deduzioni e detrazioni

Di seguito trovi riportate le agevolazioni fiscali alla quale può accedere una famiglia che ha in essere un contratto con un collaboratore domestico.

benefici fiscali

Agevolazioni fiscali per chi ha assunto in regola un lavoratore domestico

 

Da gennaio 2020 è possibile accedere alle deduzioni o detrazioni solo a fronte di un pagamento tracciato; pagando in contanti, non sarà possibile accedere a quanto di seguito indicato.

Prima di assumere un collaboratore domestico occorre effettuare un’attenta valutazione del soggetto che risulterà il datore di lavoro al fine di non perdere le agevolazioni fiscali.

Avere una badante o una colf regolarmente assunte permette, a determinate condizioni ed entro determinati limiti, di portare in detrazione dall’imposta e/o in deduzione dal reddito, le spese sostenute per stipendi e contributi previdenziali obbligatori.

Esistono due tipi di benefici fiscali:

Detrazione spese per badanti

Il primo permette il recupero del 19% delle spese sostenute per le badanti che assistono persone non autosufficienti a condizione che il reddito complessivo del datore di lavoro non sia superiore a € 40′000. Il limite di spesa detraibile è di € 2.100 [Nota-1] per il quale si avrà un beneficio fiscale massimo di € 399 (19% di 2.100);

Documentazione da presentare al CAF ACLI:
  • Certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza
  • CU firmata dal datore di lavoro e dal lavoratore
  • Ricevute tracciabili dei pagamenti delle retribuzioni

Deduzione dei contributi INPS

Il secondo permette di dedurre dal proprio reddito complessivo i contributi previdenziali obbligatori (onere deducibile) fino ad un massimo annuo di spesa di € 1.549,37 [Nota-2]. Il beneficio fiscale è variabile a seconda dell’aliquota Irpef marginale corrispondente e può andare da un minino di € 356 (corrispondente all’aliquota IRPEF minima del 23%) ad un massimo di € 666 (corrispondente all’aliquota IRPEF massima del 43%) a ciò va aggiunto il recupero derivante dall’aliquota delle addizionali.

Documentazione da presentare al CAF ACLI:
  • Ricevute che attestano l’avvenuto pagamento dei contributi INPS.

Ricordati: Le agevolazioni fiscali sono fruibili dal contribuente che ha un reddito sul quale paga l’IRPEF e a tal fine si fa rilevare che i pensionati al minimo (ma anche quelli che percepiscono importi leggermente superiori al minimo) di regola non hanno IRPEF pagata e quindi non recuperano nulla.

E’ consigliabile che l’assunzione venga effettuata da un familiare che possiede redditi al fine di poter utilizzare appieno i benefici fiscali.

Il lavoratore domestico deve fare la dichiarazione dei redditi?

Il lavoratore è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi e versare le imposte solo se ha percepito nell’anno redditi che determinano un’imposta a debito una volta applicate le detrazioni.

E’ altresì tenuto ad effettuare la dichiarazione dei redditi se nell’anno ha lavorato per più datori di lavoro percependo così più di una CU. Questo è obbligatorio nonostante il reddito complessivo potrebbe essere inferiore alla soglia minima.

Documentazione da presentare al CAF ACLI:
  • Certificazione Unica elaborata dal datore di lavoro con riportata la somma di quanto erogato nell’anno.

SCHEMA RIEPILOGATIVO CON DEDUZIONI E DETRAZIONI FISCALI PER I DATORI DI LAVORO DOMESTICI:

Il datore di lavoro deve essere:

Uno dei componenti della famiglia presso cui si svolge il rapporto di lavoro

Agevolazioni Fiscali per datore di lavoro:

Deduce i contributi obbligatori nel limite di 1549€ annui

Il datore di lavoro deve essere:

Uno dei componenti della famiglia presso cui si svolge il rapporto di lavoro

Agevolazioni Fiscali per datore di lavoro:

Deduce i contributi obbligatori nel limite di 1549€ annui

Il datore di lavoro deve essere:

  • L’assistito
  • Un componente della famiglia dell’assistito
  • Un familiare dell’assistito anche non convivente [Nota-3]

Agevolazioni Fiscali per datore di lavoro:

  • Deduce i contributi obbligatori nel limite di 1549€ annui
  • Detrae il 19% del costo della badante fino ad un massimo di 2.100 € annui (solo se il reddito del datore di lavoro non supera i 40.000 € annui)

[Nota-1] La detrazione di 2.100 € è riferibile ad un assistito e non raddoppia in presenza di due badanti.

[Nota-2] Qualora fossero necessarie due badanti il limite di € 1.549 (deduzione dei contributi) è riferito al singolo datore di lavoro, quindi, può essere consigliabile effettuare la sanatoria (assunzione) per le due badanti da due soggetti diversi.

[Nota-3] Per familiare non convivente che può effettuare l’assunzione, si intendono quelli previsti dall’art. 433 del codice civile e cioè:

  • Il coniuge
  • I figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali
  • I genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti
  • I generi e le nuore
  • Il suocero e la suocera
  • I fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali
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