CAS.SA.COLF estende le garanzie di prestazioni
A causa dell’emergenza Coronavirus CAS.SA.COLF. estende le garanzie di prestazioni a colf, badanti e baby sitter, necessarie nel caso di esposizione al contagio da Covid19
Proprio in relazione alla pericolosità del virus e agli effetti che sta producendo sulla salute, nonché all’esposizione che pone lavoratrici e lavoratori domestici al rischio di contagio, in collaborazione con Unisalute, CAS.SA.COLF ha deciso di tutelare ancor più gli iscritti introducendo prestazioni ad-hoc. Specificare quanto CAS.SA.COLF mette a disposizione è indispensabile:
1) In caso di ricovero presso le strutture individuate per il trattamento del virus dal Ministero, gli assicurati CAS.SA.COLF. avrà diritto a un’indennità di 40 euro per ogni notte di ricovero e per un periodo non superiore a 50 giorni all’anno. La giornata di ingresso e quella di dimissione costituiranno un’unica giornata ai fini della corresponsione della diaria.
2) Nel caso che si renda necessario un periodo di isolamento a domicilio, qualora positivi al virus, gli iscritti a CAS.SA.COLF avranno invece diritto ad un’indennità di 40 euro al giorno per ogni giorno di permanenza presso il domicilio e per un periodo non superiore a 14 giorni all’anno.
Questa diaria giornaliera verrà corrisposta anche nel caso in cui gli assicurati non siano stati ricoverati. Per l’attivazione della nuova garanzia offerta da CAS.SA.COLF, è necessario il referto del tampone che attesti la positività al virus COVID-19, rilasciato dalle Autorità competenti su conferma del Ministero della Salute e/o dell’Istituto Superiore di Sanità.
«La scelta di estendere quanto più possibile le garanzie agli assicurati – spiega il presidente di CAS.SA. COLF., Lorenzo Gasparrini – fa parte da sempre della nostra filosofia, è una nostra “core motivation” mirata a tutelare lavoratori e famiglie. A maggior ragione in questo difficile momento sia per lavoratori del comparto domestico che per i loro datori di lavoro, le famiglie con anziani bisognosi di assistenza».
«Per cui – aggiunge il Vice Presidente di CAS.SA.COLF, Rosetta Raso – si è reso necessario prendere la decisione, proprio nell’immediatezza del contagio, di tutelare i nostri assistiti attraverso soluzioni assicurative e servizi di assistenza specifici».
#iorestoacasa è il motto che ben rappresenta un comportamento indispensabile oggi. Gli anziani sono coloro che dall’allontanamento forzato dai cari, dalla permanenza in solitudine tra le mura di casa, hanno, più di ogni altra classe di età, la necessità di poter essere accuditi presso il domicilio. I rischi, considerando la virulenza e la diffusione del Covid19 – sia tra gli anziani, categoria più esposta di ogni altra, che tra le loro assistenti domiciliari – sono sotto gli occhi di tutti.
ok la tutela delle colf e badanti, ma nel mio piccolo, che ho una colf solo x 3 ore settimanali in regola, come datore di lavoro vorrei capire se devo pagare per intero il mensile visto che: per marzo abbiamo concordato di utilizzare ferie; ora per aprile e credo anche parte di maggio, se usiamo il metodo recupero ore, si va all’infinito.
Tutto questo è avvenuto per evitare contagio e conseguenza di mancanza di controllo sanitario e che comunque non è sicuro.
Buongiorno,
l’opzione del pagamento “anticipato” con il recupero successivo delle ore non è l’unica opzione percorribile.
Il datore di lavoro può avvalersi anche della sospensione di lavoro extraferiale, disciplinata dal contratto nazionale di categoria, oppure tale assenza può essere considerata come normale periodo di ferie o permesso non retribuito (in accordo tra le parti).
Grazie e cordiali saluti
Ma come si fa a chiedere alla collaboratrice di prendere permessi non retribuiti??? Già molto spesso queste persone lavorano poco e guadagnano il giusto indispensabile per vivere…io che ho la mia assunta per 100 ore mensili, le ho detto di stare a casa e faremo metà ferie e metà non chiederò nulla…che mi sembra un gesto minimo di riconoscimento ad una persona che si era resa comunque disponibile a lavorare.
Buongiorno,
la ringraziamo per il suo commento.
Noi abbiamo scritto tutte le strade percorribili in questo periodo particolare.
Poi ovviamente sta ad ognuno di noi, al datore e al lavoratore, optare per la scelta che ritengono opportuna.
Cordiali saluti
buongiorno, vorrei sapere se è possibile chiedere un contributo cassa integrazione o altro per le nostre collaboratrici che per causa di forze maggiori non possono rientrare a lavorare, ma, come spesso accade, noi siamo la loro unica fonte di reddito.
cordiali saluti
Buongiorno,
la misura che il Governo sta varando è quasi certa ma non confermata.
Per ora sappiamo che:
1) Si parla di uno strumento (ma non si indica ancora quale, se bonus o una sorta di cassa in deroga).
2) Si parla di cifre che potrebbero ammontare dai 400 ai 600 euro a seconda di orario di lavoro e probabilmente della perdita del lavoro.
3) Si parla di periodo relativo ad Aprile e Maggio.
4) Non si parla di procedure o modalità di richiesta o accesso.
Il decreto Aprile, ormai Decreto Maggio, dovrebbe essere confermato a metà della prossima settimana.
Aggiorneremo tempestivamente il nostro sito.
Cordiali saluti
Poiché mia moglie é stata ricoverata in ospedale dal 17 gennaio al 10 maggio, la badante praticamente non ha potuto lavorare per circa 4 mesi, anche perché si pensava fosse stata infettata da Covid-19 presso PAT e ospedale San Carlo. Il 15 maggio il tampone é risultato negativo per la terza volta. Così ha potuto riprendere il lavoro in piena regola.
Secondo me ha pienamente diritto al bonus stabilito dal decreto legge.
Buongiorno,
Siamo in attesa di conoscere modalità e requisiti di accesso per il bonus colf e badanti, stabilito dal Decreto Rilancio del Governo.
Non sono ancora uscite le linee guida da seguire, quindi al momento non è ancora possibile procedere.
Nel mentre la rimando ad un articolo che abbiamo pubblicato venerdì scorso:
https://www.safacli.com/news/decreto-rilancio-misure-per-colf-e-badanti/
Rimanga sintonizzato; non appena avremo notizie certe e istruzioni per la procedura aggiorneremo il nostro sito.
Grazie e cordiali saluti
Buongiorno
nella sospensione di lavoro extraferiale si deve comunque pagare la quota di tfr, 13 e ferie?
Si deve cmq pagare lo stipendio anche se la lavoratrice non lavora?
Grazie e cordiali saluti
Buongiorno,
se si opta per la sospensione di lavoro extraferiale, il lavoratore matura quota di tfr 13esima e ferie.
Si tratta di una opzione; non è l’unica.
Cordiali saluti