Sempre più datori di lavoro domestico assumono in regola
Come ogni anno l’analisi sulla nostra esperienza nel settore domestico e un’accurata lettura delle condizioni sociali delle nostre famiglie ci permette di condividere alcune considerazioni sull’assumere i propri collaboratori domestici in regola.
Nel 2021 i lavoratori domestici in regola sono aumentati. Per diffondere alcuni principi che sono a tutela sia del datore di lavoro sia delle nostre badanti, colf o baby sitter c’è ancora tanto lavoro da fare.
Consideriamo inoltre che i dati del rapporto realizzato da Censis “Welfare famigliare valore sociale del lavoro domestico in Italia” sottolineano le difficoltà da parte delle famiglie a sostenere i costi di un collaboratore. Questo capita soprattutto quando si tratta di un’assistente a persona non autosufficiente, ovvero la necessità, spesso improvvisa di avere una badate che curi i propri cari.
Innanzitutto le novità sull’assumere in regola che SafAcli e tutti gli operatori del settore promuovono sono pensate a migliore le condizioni di entrambi le parti, eccovi una sintesi:
- il riconoscimento dell’indennità di malattia a carico di INPS e non del datore di lavoro diminuirebbe i costi dei datori di lavoro e aumenterebbe i diritti dei lavoratori;
- il maggior riconoscimento di maternità e genitorialità per badanti colf e baby sitter che ad oggi appare limitata con stretti requisiti;
- deducibilità dal reddito dei costi del lavoro domestico in generale aiuterebbe le famiglie ad assumere in regola collaboratori per la casa e l’assistenza ai propri cari;
- semplificazione dei flussi per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri che entrano in Italia;
- assegno unico per l’assistenza a persone non autosufficienti con detraibilità dei contributi
Aumentando la regolarità dei rapporti ci auguriamo di poter avanzare sempre migliori condizioni per entrambi le parti. Questo al fine di riconoscere l’impiego nel settore domestico come un lavoro dignitoso ed equiparato ad altre posizioni più tutelate contrattualmente.
Quali sono i rischi nel mantenere un rapporto di lavoro in nero?
I rischi del lavoro in nero sono diversi e l’assenza di regolarità è sempre soggetta a sanzioni amministrative:
- il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare all’INPS l’inizio del rapporto di lavoro domestico rischiando sanzioni dalla Direzione Provinciale del Lavoro da 1500 a 12000 euro. Questo oltre a dover pagare una multa da 1500 a 3000 euro per ogni giorno di lavoro non regolarizzato di cui non si siano versati i contributi corrispondenti,
- il datore ha l’obbligo di versare i contributi nelle scadenze indicate rischiando una multa oltre i 12 mesi di ritardo,
- un rapporto regolare con un lavoratore domestico extraeuropeo privo di permesso di soggiorno rischia una sanzione di 5000 euro e l’arresto dello stesso lavoratore da 3 mesi a un anno.
Ci sono anche degli effetti negativi del lavoro in nero indotti quali:
- possibilità di vertenza da parte del lavoratore
- mancato accesso ad agevolazioni fiscali e ad ammortizzatori sociali
- mancato rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno
Noi possiamo aiutarvi nell’assume in regola i vostri collaboratori domestici. Potete scegliere di aprire e gestire i vostri rapporti di lavoro domestico sia online sia presso una delle nostre sedi a voi più comoda.
Tramite il nostro servizio vi viene affidato un Consuelente dedicato alla vostra singola pratica che si occupa:
- di tutti gli aspetti burocratici e degli obblighi contrattuali
- dell’aspetto contabile e fiscale per l’elaborazione di buste paghe, bollettini dei contributi ed eventuali conteggi.
Con una disponibilità quotidiana il consuelente vi assiste a 360 gradi su tutta la gestione del vostro rapporto di lavoro domestico in rispetto del CCNL di riferimento vigente.