La badante convivente 54 ore non si deve alzare di notte

da | Ago 1, 2023 | Guida al contratto di lavoro domestico | 6 commenti

Se la vostra badante ha un contratto diurno di convivenza 54 ore non si deve alzare di notte.

La badante che in regime di convivenza vive con l’assistito, avendo diritto a vitto e alloggio, non si deve alzare di notte a meno che sia disponibile, se richiesto, a fare degli straordinari nella fascia oraria notturna.

Il contratto di convivenza 54 ore non è da confondersi con un servizio 24 ore su 24 ore. Il contratto infatti prevede il profilo orario più ampio previsto dal CCNL del lavoro domestico.

Facciamo chiarezza sulle fasce orarie che regolano il lavoro diurno e quello notturno per capire se la badante si deve alzare di notte e come regolare le ore aggiuntive:

  • la fascia oraria diurna prevede che il servizio possa essere compreso dalle 6 del mattino alle 22 di sera
  • la fascia notturna prevede che uno straordinario sia registrato se effettuato dalle ore 22 alle 6 del mattino seguente

Se avete una badante che è d’accordo ad effettuare ore di straordinario, e si deve alzare di notte dovrete registrare sulla busta paga le ore di servizio svolte in fascia notturna con la seguente maggiorazione:

  • lavoratore convivente: alla retribuzione si applica una maggiorazione del 50% su base oraria.

La badante convivente, terminate le ore di servizio, può rimanere nella stanza a lei adibita oppure uscire durante il riposo contrattualmente previsto, avvisando il datore di lavoro e in accordo con le abitudini di casa.

Ricordiamo che i nostri Consulenti possono aiutarvi nella gestione e corretta applicazione del CCNL di riferimento.

La badante notturna convivente 48 ore si deve alzare di notte

Se il datore di lavoro o un vostro caro assistito ha bisogno di assistenza notturna esiste un inquadramento ad hoc che prevede che la badante si deve alzare di notte.

In questo caso il servizio è propriamente notturno e l’orario di lavoro va dalle 20,00 alle 8,00 del mattino.

La lavoratrice, in questa tipologia di inquadramento, è comunque in regime di convivenza avendo diritto al vitto e alloggio.

Viene contrattualizzata per massimo 48 ore su 6 notti.

L’orario della badante notturna previsto è di 48 ore su 6 notti o 40 ore su 5 notti a forfait. A differenza della convivente diurna 54 ore si presuppone che l’assistenza sia gestita per circa 8 ore a notte e che non svolga, in orario notturno eventuali mansioni di colf, come preparare da mangiare e riassettare la casa e gli oggetti dell’assistito.

La lavoratrice inquadrata come presenza notturna non si deve alzare di notte perché non è una badante.

La lavoratrice che è in presenza notturna non è innanzitutto un’assistente alla persona, ma una figura di presenza e compagnia, che dorme semplicemente a casa del datore di lavoro senza prestare alcun servizio. Questo inquadramento non prevede indennità di alcun tipo ed è compreso dalle 21 alle 8 di mattino.

SAF ACLI è leader nel settore del lavoro domestico e in qualsiasi momento possiamo assistere i datori di lavoro nell’avvio o gestione del proprio rapporto di lavoro fornendo una completa gestione annuale.

Possiamo assisterti già dell’assunzione ma anche subentrare successivamente prendendo in carico un rapporto di lavoro già iniziato.

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