Report anno 2021 di colf e badanti | lavoro domestico
Vi proponiamo il report relativamente all’anno 2021 di colf e badanti.
Chi sono le nostre colf e badanti?
Leggiamo in breve l’osservatorio sul settore domestico pubblicato da INPS
Sono aumentate le assunzioni di colf e badanti?
C’è stato un incremento della regolarizzazione del lavoro domestico grazie alla richiesta durante il lockdown e alla norma per le emersioni da lavoro irregolare (D.L. n.34 del 19/05/2020 – decreto “Rilancio”), che dal 2020 che ha portato a un aumento di assunzioni regolari fino al primo semestre del 2021.
Possiamo considerarci al passo con la regolarizzazione di colf e badanti?
INPS, come ogni anno pubblica un osservatorio sul settore che evidenzia alcuni dati interessanti in ambito domestico. Una concentrazione della regolarizzazione e quindi aumento di lavoro si riscontra nell’area Nord-Ovest seguita dal Centro del nostro Paese.
Quasi la metà di tutti i lavoratori domestici si concentra in queste quattro regioni:
- Lombardia 19,2%
- Lazio 13,5%
- Emilia Romagna 8,9%
- Toscana 8,5%
Quindi possiamo congratularci con il trend di una nuova cultura che attribuisce la giusta dignità al lavoro domestico e premia in materia di tutela sia il datore di lavoro sia il collaboratore.
Attraverso l’osservatorio scopriamo un breve identikit delle nostre badanti, colf, baby sitter.
Qual è il paese di origine delle nostre badanti e colf e quale mansione scelgono?
Interessante, del documento INPS, è la mappatura di provenienza dei lavoratori domestici in relazione alle mansioni che svolgono e quindi agli inquadramenti contrattuali.
La maggior parte delle badanti provengono soprattutto dall’Est Europa o sono italiane mentre le colf e baby sitter sono per lo più lavoratrici e lavoratori provenienti dall’America del sud, Asia Filippine e poi a seguire gli altri paesi.
Badanti e colf quanto lavorano e quanti anni hanno?
Le assunzioni con inquadramento colf, che si concentra in rapporti di lavoro con un profilo orario di 25 ore settimanali, sembrano abbassarsi, mentre si è alzato il numero delle badanti soprattutto conviventi, cioè in servizio per 54 ore settimanali.
L’età dei lavoratori domestici si è alzata, svolgono questo lavoro persone con età superiore ai 50 anni.
Entrambi i dati potrebbero dipendere dal fatto che la popolazione italiana invecchia e c’è sempre più bisogno di badanti e dal fatto che spesso i lavoratori scelgono di portare a termine gli anni di contribuzione scegliendo il settore domestico.
Qual è il costo di un rapporto di lavoro domestico?
Le lavoratrici hanno in media una retribuzione più alta rispetto ai lavoratori, va considerato che il lavoro domestico è prevalentemente femminile e che il boom di crescita dei lavoratori maschili durante l’emersione del 2020 sembra essere diminuito dopo il ricevimento del permesso di soggiorno in quanto i lavoratori hanno scelto un diverso settore di impiego.
Ancora una volta sosteniamo la scelta della regolarizzazione che considera e tutela sia il datore sia il lavoratore inoltre aumentando la regolarità dei rapporti ci auguriamo di poter avanzare sempre migliori condizioni per entrambi le parti al fine di riconoscere l’impiego nel settore domestico come un lavoro dignitoso ed equiparato ad altre posizioni più tutelate contrattualmente.
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