Cessione del quinto per colf e badanti

da | Ott 7, 2024 | Comunicati

Ecco come un collaboratore domestico paga un debito con la cessione del quinto

Se il vostro collaboratore domestico incorre in un debito o un prestito, l’ente creditore attraverso un procedimento giudiziale può richiedere la cessione di un quinto dello stipendio. Si definisce cessione del quinto quel particolare tipo di prestito che prevede il rimborso del capitale direttamente dallo stipendio.

Un prestito con cessione del quinto è un finanziamento a rate costanti e a tasso fisso simile a quelle di un prestito personale, ma con caratteristiche proprie nella modalità di rimborso:

  • il rimborso delle rate spetta al datore di lavoro, cioè a voi, e non al diretto titolare del prestito/debito;
  • la rata del debito/prestito da versare costituisce direttamente un quinto dello stipendio e non può eccedere questa quota;
  • datore di lavoro ha il compito di versare la rata mensile trattenendo l’importo dalla busta paga del lavoratore.

Come funziona la cessione del quinto dalla busta paga di un collaboratore domestico

Solitamente tutto parte da un prestito richiesto dal lavoratore non saldato. Questo genere un debito nei confronti di un creditore. I creditori possono essere di tutti i tipi (condominio, banca, o altro) e, in tribunale tramite giudice, si obbliga il datore di lavoro presso cui è assunto il lavoratore nel pignoramento di un quinto dello stipendio e versarlo direttamente al credtore mediante pagamento tracciato.

La sentenza del giudice determina la percentuale da trattenere e modalità, infatti non sempre viene trattenuta la percentuale di un quinto ma alcune volte anche un decimo, e la relativa gestione del TFR.

Per questo, il debitore non può in alcun modo chiedere anticipi sul Trattamento di fine rapporto per tutta la durata del debito.

 

Il datore di lavoro deve accettare nel versare il debito?

Sì, il datore di lavoro domestico è legalmente obbligato nel trattenere una parte dello stipendio e versarla all’ente finanziatore o creditore attenendosi scrupolosamente alle direttive indicate nel verbale redato dal giudice che segue la causa.

L’impegno formale del datore di lavoro avviene mediante la notifica dell’atto di cessione. Il datore di lavoro viene informato attraverso un documento ufficiale che notifica l’esistenza del debito/prestito e richiede la trattenuta diretta del quinto dello stipendio del lavoratore con relativi riferimenti per il pagamento.

SAF ACLI è leader nel settore del lavoro domestico e in qualsiasi momento possiamo assistere i datori di lavoro nell’avvio o gestione del proprio rapporto di lavoro fornendo una completa gestione annuale.

Possiamo assisterti già dell’assunzione ma anche subentrare successivamente prendendo in carico un rapporto di lavoro già iniziato.

Oneri e Responsabilità del Datore di Lavoro

Il datore deve quindi procedere come segue:

  • trattenuta mensile: trattiene mensilmente la quota del quinto dallo stipendio netto del lavoratore e a versarla all’istituto finanziario.
  • pagamenti puntuali: è responsabile di effettuare i versamenti puntuali all’istituto di credito per evitare ritardi o inadempienze.
  • comunicazione in caso di cessazione del rapporto: in caso di chiusura di rapporto (per dimissioni, licenziamento, o altro motivo), deve notificare tempestivamente l’istituto finanziario, che potrà rivalersi sul TFR (trattamento di fine rapporto) del lavoratore per recuperare eventuali debiti residui.

Come si calcola la trattenuta nella cessione del quinto in busta paga?

La quota del finanziamento o del debito da riscuotere tramite cessione del quinto dipende da tre principali variabili:

  • la retribuzione del dipendente;
  • il TFR maturato;
  • gli anni di anzianità lavorativa.

è chiaro che maggiore sarà il reddito, più alta sarà la percentuale di un quinto che potrà essere concessa, e così anche per gli anni di retribuzione, che quanto più sono, tanto maggiore sarà la garanzia per l’istituto finanziatore.

In caso di ritardo del pagamento potranno subentrare interessi di mora, interruzione del contratto o riduzione dello stipendio.

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